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Hokuto Shinken in MCU

A neurosurgeon, who died suddenly, finds himself in a separate space where the only possible thing for him to do is learn the ultimate martial art of the Sacred School of Hokuto. After 10 years of study and training will he find himself in the MCU. Will he be able to live a normal life as a doctor or will he find himself embroiled in the constant struggles of this universe? ---------------------- Un neurochirurgo, morto improvvisamente, si ritrova in uno spazio separato dove per lui l'unica cosa possibile da fare è imparare l'ultima arte marziale della Sacra Scuola di Hokuto. Dopo 10 anni di studio e allenamento si ritroverà nel MCU. Riuscirà a vivere una vita normale come medico o si ritroverà invischiato nelle continue lotte di questo universo? ---------------------- I don't own Hokuto no Ken, nor the MCU. I'm so poor that I don't even own the cover image. I'm just writing for fun, so I don't think the updates will be constant. Also I'm an Italian, so I don't speak English at all and I'm writing this synopsis with google translate. Tuttavia, siccome non mi piace, preferisco scrivere direttamente in italiano

Salvo_Cacicia · Movies
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13 Chs

Eccitazione post-massacro (R-18)

{ Author's Note - Prima volta che scrivo un R-18... non so come andrà... ditemi voi... Ovviamente sarà breve perché non mi interessa trasformare questo romanzo in uno sul sesso, ma qualche limone breve qua e là lo metto per mantenere i temi 'maturi'. }

---xXx--- (POV Ken)

Esco dal ristorante della Mano con un aspetto molto rilassato, ma è solo apparenza. In realtà, il mio cuore batte all'impazzata. Avevo già ucciso in questo mondo. Sin da quando sono tornato, alcune volte è capitato di avere qualche rapinatore di turno o molestatore che provava ad aggredirmi. Ovviamente mi limitavo a debilitarli se non esageravano, ma a volte se esageravano li uccidevo.

Non sono un santo. Questo l'avevo messo in chiaro già da molto tempo. Voglio solo vivere in pace, e chiunque si mette in mezzo a questa decisione, morirà. Ho ucciso i primi quattro tizi della Mano un mese fa per avvertimento. Non mi hanno ascoltato e ora sono passati a 120 più un leader. Se non ascoltano ancora dovrò davvero massacrare ogni singolo ninja di New York.

Tutto questo ragionare non ferma il battito del mio cuore. Ho appena massacrato più di 100 persone. Tuttavia non provo un briciolo di pietà in me. No… sono fottutamente eccitato.

Mi guardo i vestiti, la giacca di pelle da nera è diventata cremisi per metà con quanto è macchiata di sangue mentre la camicia sotto era in partenza rossa e ci sono solo alcune goccioline.

Arrivo all'ospedale in una decina di minuti correndo. Trovo la moto, salgo in sella e parto velocemente.

Altri 10 minuti e sono sotto casa… ma non la mia casa. Busso forte la porta e aspetto che viene aperta. Non appena viene aperta stringo forte la persona che la apre e la baciò forte.

Claire è completamente allibita. Tuttavia a me non importa, perché mi scippo la giacca e strappo la camicia.

"A… as… aspetta… mmmhhh" Prova a parlare, ma continuo a baciarla sulle labbra e lei si perde. Le tolgo la vestaglia da notte che indossava, la afferrò dai fianchi e la sollevo in braccio. Chiudo la porta dietro di me con i piedi e la butto sul letto.

La osservo dall'alto. I suoi capelli sono sciolti e ricadono sul letto, la sua pelle olivastra sembra arrossata sulle guance e sotto la vestaglia indossa solo una maglietta leggera a maniche corte rosa e un paio di pantaloncini blu corti, un classico vestiario da casalinga comodo che fa ben poco per coprire il corpo di lei.

"Sei stupenda…"

La vedo sorridere e mi metto in ginocchio di fronte a lei, le sfilo i pantaloncini lasciando le mutande e affosso la mia faccia tra le sue gambe e inizio a leccarle la fessura con le mutande sopra. Lei inizia a gemere, con una mano mi afferra i capelli e fa affondare la mia testa ancora più dentro.

Con la lingua posso già sentire quanto sia bagnata sotto le mutande.

"Huff.. haa… non ce la faccio più… mmh... mettilo dentro… sbrigati…"

Obbedisco alla signora. Mi alzo e calo le mie braghe. Rivelo così il mio pene già eretto, scostò le mutande di lato e lo faccio scivolare direttamente dentro di lei.

Inizio a muovermi piano e poi accelero ad ogni spinta, per cui la spinta successiva sarà sempre più veloce della precedente. Mentre la trapano sempre più forte, la osservo dalla mia posizione e quello che vedo mi fa sempre più eccitare. Posso vedere i suoi seni rimbalzare avanti e indietro mentre lei è a bocca aperta e ansima con la lingua di fuori.

Da come sento il mio pene entrare sempre più velocemente capisco che lei è sempre più bagnata. "Ke… Ken… sto venendo… non ce la faccio più… AHAHHH"

Me ne frego che sia venuta. Anzi ne approfitto e la giro sullo stomaco e continuo a trapanarla da questa posizione. L'afferro pure dai capelli e continuo a muovere i fianchi fino a quando non la sento squirtare e bagnarmi tutti i lombi. A quel punto sono quasi arrivato pure io, così esco e mi aiuto con la mano fino a venirle e verniciarle tutta la schiena.

"Huff… aff… Ken... huff… è stato bellissimo…"

"Sì, lo è stato… ma non credo che abbiamo finito, giusto?"

Vedo lo sguardo di quasi terrore sul suo volto prima di iniziare a strisciare all'indietro sul letto. Metto un sorrisetto sinistro prima di salire sul letto, pronto per non so quanti altri round.

---xXx---

Svegliarsi con i rumori della città è davvero terribile. Non sono nemmeno le 7 di mattina e già sono sveglio.

Guardo in basso e vedo Claire, completamente nuda, con solo un lenzuolo che le copre il sedere e parzialmente le gambe, che dorme con un sorriso beato sul viso e la testa appoggiata sul mio petto.

Devo dire che è stato bellissimo. Non so nemmeno quante volte l'abbiamo fatto.

Mentre con la mano libera il labbro, la sento genere e svegliarsi…

"Buon giorno mia bellissima infermiera di notte. Dormito bene?"

"Buon giorno… che diavolo di cosa meravigliosa ti è successo ieri?"

Non so come rispondere. Non voglio raccontarle la verità, ma ha visto le macchie di sangue sui miei vestiti e lei non è stupida. Capirà se le mento. Anche fare finta di nulla e dire che non è niente di importante mi farebbe passare da bugiardo… Alla fine sospiro e decido di raccontare una verità cercando di minimizzare il tutto.

"Non proprio una cosa meravigliosa… tuttavia è successo un bel casino."

Notando il mio tono serio, anche Claire prese sul serio le mie parole e alzò la testa per vedermi, tuttavia rimaneva ancora coricata sul mio fianco.

"Ieri sera quando ho finito il turno e stavo per tornare a casa, mi sono trovato in mezzo ad una rissa in cui era coinvolta la triade. Sono morte molte persone. Quando tutto è finito, mi sono ritrovato là in mezzo, in piedi da solo. Si può dire che da quando sono in questo mondo è la prima volta che vedo un massacro del genere. Ho sentito molte cose, ma c'era anche in mezzo a quelle cose c'era anche dell'eccitazione… così ho deciso di lasciar stare i pensieri negativi e venire qui a godermi la ragazza più bella che conosca…"

Termino il mio discorso fissando lei dritta in quegli occhi che mi guardavano sconvolti.

"Io… uhmm… non so che dire…" Potevo vederla girare gli occhi a destra e sinistra, quasi a disagio, mentre si rimetteva più dritta. "Mi stai dicendo che dopo aver assistito ad un massacro, la tua voglia in quel momento era quella di fottere?"

"Ehm… Cioè, vedi… io… è stato molto intenso quindi…"

Giro la mia testa dall'altra parte capendo che mi ero praticamente sparato ai piedi.

"Te ne rendi conto di quanto sia inquietante quello che hai detto?... Purtroppo la cosa ancora più inquietante è che ho voglia di fare un altro giro"

Detto questo mi sale a cavalcioni e be'… diciamo che mi dispiace per gli inquilini di sotto.

---xXx--- (POV 3 PERSONA)

Quella sera.

Sui piani più alti di uno dei grattacieli, che compongono lo Skyline di New York.

Una signora dai capelli a caschetto che arrivavano solo sotto il mento, stava mangiando del pilav, un pasto fatto di riso e ceci accompagnato dal pollo, tipico della Turchia. In sottofondo si poteva sentire delle musica di Johannes Brahms.

Dietro la signora erano disposte alcune persone in attesa, ciascuna con un compito diverso. Non appena la signora terminò il vino sul suo bicchiere, una delle persone che era in attesa si avvicinò e versò una quantità esatta di vino nel bicchiere senza che la donna dicesse niente.

Mentre la donna si godeva il pasto, una signora anziana con la mano fasciata entrò appoggiandosi ad un bastone ricurvo con la mano buona.

"Abbiamo un problema." Esordì la vecchia, che altra non era se non Madame Gao. "Un uomo ha ucciso Bakuto e ho già fatto in modo che sia pronto per la rinascita. Tuttavia chi è stato a farlo, ci ha dato un ultimatum… ci vuole fuori da New York."

"Mai un saluto come si deve, vero Gao? Non ci vediamo spesso e tendiamo ad evitarci per un motivo. Non mi piace che vieni qui mentre mi godo della buona cucina… mi rovini l'appetito."

"Ti sto parlando seriamente qui, Alexandra. Non comportarti al tuo solito."

"Va bene, va bene… dimmi tutto… se quest'uomo è riuscito ad uccidere Bakuto, deve essere davvero bravo..."

"Mmhf… l'ha ucciso perché ancora non sappiamo niente della sua arte marziale. Tuttavia, una volta che avremo chiaro come fa a fare esplodere il corpo umano dall'interno, potremo difenderci."

Sentendo questo, Alexandra Reid si mise un altro boccone di pilav in bocca per poi mormorare.

"Mmh… interessante, molto interessante…"