Era arrivato infine quel giorno che tanto attendevo, ero molto felice all'idea della giornata che avrei passato, verso le 11 sarei uscito e una volta arrivato alla stazione avrei incontrato Emi, saremmo stati tutti soli fino a pranzo e una volta finito, beh...Vi ho già detto cosa avevo intenzione di fare no?
-"scusa, pare che abbia sbagliato fermata. alla fine arrivo la entro mezzogiorno e mezzo." così mi disse Emi all'ora del nostro appuntamento, e finalmente ecco la prima interruzione al mio ideale di "giorno perfetto", ma va bene! Un solo imprevisto non poteva rovinare questa giornata! Non mi scoraggiai e risposi che era tutto ok, subito il mio telefono riprese a squillare, era Francy, che mi diceva di essersi riuscito a liberare in tempo dai compiti, così andai sotto casa sua.
Una volta arrivato due vecchiette mi parlarono:
-"ehi...sei l'amico di Francy vero?" mi dissero con una voce quasi silenziosa, stavano quasi urlando ma non si percepiva ciò che dicevano, era strano, ma non così tanto quindi non gli diedi peso e risposi:
-"sì, sono io, piacere mi chiamo Rocco" ecco ciò che dissi e subito all'udire del mio nome la loro espressione cambiò, divenne più chiara, e più aggressiva, non sembrava più di parlare con 2 vecchiette, ormai erano 2 giovani donne molto arroganti, tuttavia il loro aspetto rimase invariato.
-"ah, sei quello, che vuoi da lui?" che risposta sarebbe? Io mi sono posto in maniera molto più che educata! Che motivo avevano di rispondere così? Io me ne andai e aspettai fuori da casa di Francy che lui scendesse, poco dopo sentii la porta aprirsi:
-"oh, Rox, ciao! Come va?" mi disse il mio amico, grazie a dio, ah no aspetta io sono ateo, beh comunque sia per fortuna che almeno lui era normale, stavo per piangere quando mi disse di muoverci ad andare e che aveva fame.
pochi minuti dopo, alla stazione
io e Francy siamo qua ad aspettare sia Giuly che Emi, mia sorella ci avrebbe raggiunto solo dopo al ristorante, passarono alcuni minuti ma non vedemmo ne una ne l'altra, passati altri 10 o 20 minuti ci iniziammo a preoccupare, perché non arrivavano? Perché non ci chiamavano? Troppe domande con troppe poche risposte.
Iniziai a chiamare in continuazione Emi, come Francy stava facendo con Giuly, non rispondevano. Allora chiamai Carly e le dissi che non avremmo mangiato fuori, sei inizialmente fu confusa, evidentemente non aveva capito la situazione e ridacchiando disse:
-"eheheh, ho capito tranquillo, allora oggi uscirò per conto mio tuuuuuutto il pomeriggio, ihihih" come suo solito non aveva capito nulla, pensava che io volessi andare con Emi a casa senza vedere nessuno prima, che sciocca, io non mi rimangio mai la parola data.
Mentre stavo per dirle quello che stava succedendo improvvisamente cadde un fulmine quanto più vicino a noi possibile! Inizio a pensare che non sarebbe andata come volevo questa giornata, il cielo divenne nero e Francy era spaventato e sconvolto più di me! Non sapevo più cosa fare, quando all'improvviso una voce melodiosa disse:
-"tranquillo se c'è qualcosa che vuoi la realtà potrà essere tua, non morirai oggi. Ah ti chiami Rox...questo è un bel nome...sai anche io un tempo avevo un nome, era..." si interruppe proprio quando stava per comunicarmi l'informazione più importante, chi era? Di chi era quella voce? sembrava una donna, fatto sta che in quel giorno in qui vedetti coi miei occhi l'incarnazione della disperazione, ebbe inizio tutto, tutto ciò che segue, tutto ciò che si conosce, tutto ciò che rappresenta il destino stesso.
Quello che vidi quel giorno erano i cadaveri di tutte le persone importanti per me: mia sorella, Francy, Emi, Giuly, mia madre. Erano tutti lì, la realtà stava diventando irreale, com'era possibile? quando era successo? Come? Perché? quest'ultima domanda in particolare non riuscivo a togliermela dalla mente. Perché!? Perché!? Perché!? Perché!? Perché!? Perché!? Perché!?
Perché!? Perché proprio a me? Non riesco a capire, cos'avevo fatto di male? Non so la risposta, ma dev'essere qualcosa di terribile per avere questa conseguenza.
In quel giorno, ero rimasto lì completamente immobile e terrorizzato, di fianco a me a guardare quello spettacolo penoso c'erano altre 4 persone che non conoscevo...ma neanche loro si muovevano iniziai a pensare che non fossi solo io, quello era un luogo che non aveva tempo.
Un luogo senza tempo!? E cosa sarebbe scusa? Non so bene come spiegarlo ma è come se il concetto di tempo non fosse mai esistito in quel mondo, quel mondo dove mi trovavo.
to be continue...