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il cercatore prescelto

Michele_Defrenza · Horror
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3 Chs

Preludio

Elia stava stretto nella piccola macchina di Elvio l'unico suo amico che conosceva della chiamata di quel giorno ed oggi avrebbe iniziato la Cerca. Perso nei meandri dei suoi pensieri Elia non si accorse che era arrivato al istituto mentale più vicino quando Elvio lo risvegliò dai suoi pensieri Elia scese velocemente dal auto e ringraziò mentalmente il Signore che non era ancora sera, Elia poi entrò nel istituto mentale una volta nella reception la receptionist domandò come posso aiutarla? << Sono qui per vedere colui che si fa chiamare il possessore della fine!>> disse Elia senza contenere l'emozione e sentì un calore mai provato a vedere l'espressione di puro terrore infantile sul volto del impiegata che scorto Elia verso una cella che si trova in una sezione estremamente nascosta e in profondità del edificio appena incominciarono a camminare iniziarono ad udire soltanto il suono di qualcuno parlare a sè stessi echeggiare nel corridoio. Esso è in una lingua incomprensibile ma nel profondo Elia sentiva una paura indicibile come se la sua vera anima capisse inconsciamente quelle parole ed avesse paura del loro significato. Dopo un pò raggiunssero la cella tutto quello che era visibile era una cella-stanza senza finestre con una persona in un angolo, che sta parlando in una lingua sconosciuta, cullando qualcosa. e l'impiegata se ne andò mentre Elia entra e mentre guardava la testa della persona le chiese Cosa succederà quando tutti si riuniranno? la persona sorprendemente si girò verso Elia e rispose in ebraico fluente e in orribili dettagli. molti spesso vanno matti in quella vera cella, alcuni spariscono poco dopo l'incontro e pochi pongono fine alla propria vita. ma molti fanno la cosa peggiore, e guardano l'oggetto nelle mani della persona. Elia si trattenne a mala pena dal guardare l'oggetto perchè se lo farà la sua morte sarà una di cruelta e inesorabile orrore. in quella stanza, dalle mani di quella persona, senza guadare l'Oggetto lo prese dalle mani della persona appena Elia tornò a casa notò che lo aveva assorbito ed udii una voce che gli spiegava perché l'oggetto numero uno era stato assorbito