1 A Strange Encounter

Sai quel momento della vita in cui non sai dove ti trovi? Ecco, è quello che provo adesso….

Sono Katrine Wilson, ho 16 anni, sono nata nell'Oregon a Sunriver, frequento la Summit hight school.

Sono in Scozia per scegliere il college, sono molto spaventata ma insieme ai miei amici sono sicura di prendere la giusta decisione.

Sono con Thea, Chloe e Henry; hanno dei caratteri molto contrastanti e si completano a vicenda, una cosa è certa: non ci annoiamo mai, abbiamo sempre qualcosa da dire.

Mi fido molto di loro e sono sicura che non mi abbandoneranno mai, siamo una famiglia, migliori amici per la vita.

Nonostante le loro mille idee ora sembra che abbiano perso la loro personalità, non parlano e i loro sguardi sono persi nel nulla.

Stiamo girovagando da molto tempo e penso che ci siamo persi, ora non so dove siamo, ma una cosa è chiara: sembra un luogo strano, non c'è alcun rumore, né una persona né un minimo spostamento di vento, come se ci fossimo teletrasportati in un'altra città.

Intorno a noi non ci sono alberi, niente persone e soprattutto questa strada sembra non finire più. È inquietante.

Non conosciamo molto questo luogo ma continuiamo a camminare alla ricerca di persone, magari sanno dove ci troviamo.

Quasi per magia troviamo una casa e c'è un'atmosfera molto misteriosa, è circondata da un alone verde e da un recinto di metallo, non credo che sia un giardino, ma non si vede bene a causa di questo alone, ma si capisce che non ci vive nessuno.

Henry si avvicina sempre più a me. Non so come comportarmi. Ma se stai pensando questo. No. Non è il mio ragazzo, anche perché Henry è come un fratello per me, si fida molto di me e io di lui.

Penso che non dovrei rimuginare troppo su tale argomento, ma ti racconto un po' di lui, Henry è un ragazzo con gli occhi castani e i capelli dello stesso colore, è molto carino con me e purtroppo penso che si sia preso una cotta, ma io non lo vedo in quel senso, è solo il mio migliore amico, lo considero come un fratello anche perché sono figlia unica e non vivo con i miei genitori, ma questa è una storia molto lunga e credo che non sia il momento di raccontarla.

Chloe e Thea sono fantastiche, le mie migliori amiche, anche se lo vorrei non si sopportano, hanno due caratteri contrastanti, Chloe è gentile, generosa ed è molto leale, ma non riesce a prendere un'iniziativa, preferisce ascoltare gli altri invece Thea è il suo contrario: una ragazza con molte idee, ama essere il capo e programmare la vita altrui; anche se dovrebbero essere perfette in modo da completarsi non è così, Chloe pensa che sia antipatica e troppo egoista e a conseguenza Thea pensa che sia ingenua quindi non vanno molto d'accordo.

Henry mi guarda negl'occhi, sentiamo un rumore, mi spavento e mi cade il cellulare a terra, lo avevo in mano, ci fermiamo davanti il cancello.

È come se avessero acceso la luce, adesso si vede tutto molto più chiaro, la casa è tutta bianca con alte colonne nere, ci sono delle piante aggrovigliate nelle finestre, penso non sia una buona idea rimanere qui ma Thea inizia a camminare, si ferma davanti la porta; i miei amici sono molto stupiti, forse pensavano che non saremmo riusciti a trovare una casa.

Prima ci eravamo persi, dopo qualche minuto siamo arrivati in un luogo strano, non si sentivano rumori, invece ora, in questa casa si sentono rumori inquietanti e per questo non voglio rimanere qui un minuto di più, ma Thea non vuole andare via, prende Henry per il braccio e lo porta fin davanti la porta.

Lui coraggiosamente la segue, gira il pomello, ma non si apre, percepiamo dei passi, lui si allontana da lei e si avvicina, mi stringe la mano…

I passi si percepiscono sempre più vicini a noi, tra il mio sospiro ansioso e quello dei miei amici non so cosa aspettarmi:

tu saresti spaventato?

Io mi spavento facilmente, da piccola avevo paura del buio e la mia immaginazione trasformava ogni ombra, oggetto, della mia camera in qualcosa di spaventoso, quindi immagina cosa sto provando ora che è realtà.

I suoi passi sono felpati, come se si stesse avvicinando sempre di più ma come se non volesse far percepire la sua presenza e anche se non vorrei è arrivato il momento della verità: l'ombra misteriosa sarà di mostro o semplice topolino di campagna?

Chloe mi guarda spaventa, sono molto concentrata, c'è qualcosa che non va, per un attimo vengo sommersa dai miei pensieri e non mi accorgo di nulla, Henry mi tocca il braccio, è una spinta di sollievo, non è nessuno, probabilmente era davvero un animale.

Adesso che ci penso è molto strano che non ci sia nessuno, per un momento mi allontano, non mi sento bene, mi siedo a terra e mi rendo conto che qualcosa non va….

Chloe si avvicina e mi guarda: "Che succede?"

"Troppo semplice…tutto questo è troppo semplice….non ti sembra strano?" dico balbettando…

Ho un brutto presentimento, so che succederà qualcosa, sento la presenza di qualcuno, nonostante il capogiro lentamente mi alzo e mi guardo attorno, mi perdo nei miei pensieri e come in un lampo mi giro verso i miei amici: non ci sono…

Non posso crederci, è come se fossero scappati e non voglio pensare che mi hanno abbandonata, ma non ci sono altre ipotesi…

Adesso non so cosa fare, non ho nulla con me, il mio zaino lo ha Henry e io non so neanche dove mi trovo…

Mi sposto i capelli dal viso, mi avvicino alla serratura della porta, in qualche modo riuscirò ad aprirla: la spingo, giro la maniglia più volte ma nulla, è come se fosse bloccata da un lucchetto.

Non so proprio cosa fare, sono in mezzo al nulla e in una casa abbandonata, non vorrei dirlo ma ho paura…

Sento un brivido lungo la schiena, sono immobile perché ho visto un ombra, si avvicina sempre di più, non so come sia possibile ma nella mia mente vedo un percorso, una strada che avanza sempre di più, un rumore fortissimo mi sveglia da quel pensiero, giro il volto e davanti a me c'è un ragazzo:

"Ciao, sono William"

È un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi blu, penso che sia qualche centimetro più alto di me, indossa una giacca nera, dei jeans e al braccio ha qualcosa a me sconosciuto. Adesso che ci penso sembra un antico bracciale appartenente ad un'armatura medievale.

Sento freddo, non ho mai provato questa sensazione e lo sguardo di quel ragazzo, mi sembra di conoscerlo e ed è come se avessi una sensazione, come se sapessi tutto di lui, non so come sia possibile ma qualsiasi cosa sia sono spaventata.

A questo punto non vedo altre soluzioni: devo fidarmi di William, è possibile che conosca il luogo e possa aiutarmi.

Non parlo e non oso rompere il ghiaccio, non lo fa neanche lui, per questo sembra di aver conosciuto un fantasma.

Continuiamo a camminare, sono molto sollevata, non capivo cosa stesse succedendo in quella casa, quelle sensazioni, non ho parole per descriverle.

È una strada lunghissima, non ci sono alberi, animali, insomma siamo nel nulla, ma la cosa preoccupante è che sembra non finire più…

William è strano non mi guarda, non dice una parola, ha uno sguardo preoccupato ed è pallido come la neve.

Non so se è un illusione, considerando ciò che ho visto oggi lo potrebbe anche essere: davanti a noi c'è una casa, ma è identica a prima, stiamo girando intorno, a quanto pare voleva riportarmi qui.

Il viso di William ottiene un colorito biancastro, quasi come un vampiro: sembra spaventato e anche molto ma non conosco il motivo, anche se sembra non stare bene continua a camminare e mentre mi guarda un ultima volta sviene.

Non capisco che succede, non so il motivo dello svenimento, non mi ha detto nulla di lui, senza considerare le mie sensazioni so solamente il suo nome.

Vado in panico e non so come aiutarlo: inizio a parlargli, ma non vedo nessun miglioramento è ancora a terra.

Ho visto molte cose strane, una casa quasi stregata, un ragazzo incontrato nel nulla che mi ha riportato nello posto di prima, adesso ho tante domande, ho paura di scoprire la verità su William, ma ora più di prima non posso abbandonarlo, è a terra senza sensi e che persona sarei se lo lasciassi, cosa potrebbe succedergli? Non ho scelta, devo entrare.

So che non si aprirà ma devo provarle tutte, dovrei avere una forcina nei capelli, cerco di usarla per aprire la serratura ma niente; mi fermo per pensare, non l'avrei mai fatto anche perché non è da mio carattere, prendo una spinta e spingo la porta, si apre e cado dentro.

Porto William all'interno e cerco qualcosa per aiutarlo, ma non c'è nulla, è solo uno spazio enorme senza mobili, mi siedo accanto a lui e aspetto che si svegli.

Dopo non molto tempo apre lentamente gli occhi, sembra sfinito, lo lascio riposare.

Ho tante domande, ma non voglio soffocarlo di domande, devo avere pazienza e aspettare che dica qualcosa.

Cosa è successo? Perché William è svenuto? Perché mi ha riportata qui? E dove sono i miei amici?

To be continued

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