webnovel

scuola

Marco's p.o.v. << O gran antenato, richiamo l'oscuro talismano, il freddo ed il ghiaccio io convoco per assistermi in questo incantamento, ars Anima, animales, anil, chaos e ghiaccio fondetevi >> dissero Alessandro e Martina due maghi del ghiaccio che mi avevano chiesto di fargli da insegnante della Magia del Caos o Magia dell' Inizio e della Fine essendo che essa emerse dal caos primordiale da cui tutto ebbe inizio e può distruggere o creare ogni cosa. Lanciando un Andyine silenziando i miei fastidiosissimi compagni di classe per poi prendere i miei lunghi neri capelli e perdersi nei miei occhi che a causa di un illusione che mantengo su di essi ventiquattro su ventiquattro appaiono dorati, che rimasero zitti finché il professore non li interrogava e tutti tranne alcuni sbagliavano ogni santa volta, io risi e quando il prof Martino mi chiamò andai vicino alla cattedra<< gli incantamenti silenzianti con cosa finiscono?>> Mi chiese il prof ed io velocemente risposi gli incantamenti silenzianti finiscono spesso o con -yine o con -oni e lui mi applaudì dicendo che ero stato bravissimo io arrossì prima di tornare al mio posto vicino alla finestra, le seguenti ore vennero tagliate via quando venne segnalato un attacco di Leviatano un enorme serpente che fa parte di un omonima specie serpentiforme e che contrariamente alla sua controparte mitologica erano letteralmente entità di ferro e acciaio e simultaneamente fatte di materia biologica, la cui membro che sta attaccando è ostile al intera umana umanità senza motivo preciso che periodicamente attaccava Arna la nostra città senza motivo preciso, io una volta fuori lo vidi imponente e oscurante ed oscuro, che tentava di bloccarmi, alzai il braccio e dissi io Caos tuo re ti ordino di andartene e di non interferire fino a nuovo ordine. Lui grugnì addolorato prima di obbedire tornando nelle profondità del mare, tutti erano costernati a vedere quello che avevo fatto, tutti tranne i professori al improvviso l' Imperatore un Magus reso folle dalla sua sete di potere evocò delle palle di fuoco e me le lanciò contro io usai una maledizione costringendolo a piegarsi su se stesso dal dolore, ed una volta a terra lo feci svenire con un incantesimo elettrico, ma sapevo benissimo che era dietro di me quindi mi girai e visualizzai i cancelli del Ade che si aprivano dietro l' Imperatore e la sua anima che veniva risucchiata ed egli in agonia si teletrasportò via, ed io in preda della sete di giustizia per l'omicidio della mia famiglia da parte dell' Imperatore presi un capello che gli era caduto, tracciai un cerchio e ci misi il capello in mezzo, disegnai delle rune col sangue, proferì una maledizione e mentre la proferivo le rune sfarfallavano e infine recitai un invocazione a Shiva Bhairava ed in un istante capì che l' Imperatore era stato maledetto dal ira di Shiva sorrisi per poi rialzarmi e incamminarmi nella direzione del parco, ad un certo punto incontrai dei bulli che stavano picchiando Alessandra, una mia amica, essendo Alessandra una magă del acqua ed un amica molto cara, io in un moto d'ira ordinai ad un elementale dell' aria di spedirli e bloccarli dove lo Ziz ha la sua casa e lui obbedì spedendo i bulli nelle parti superiori ed irraggiungibili del atmosfera, Alessandra mi ringraziò prima di curarsi ed in un battito di ciglia eravamo seduti a chiacchierare del più e del meno. Quando mio padre mi chiamò io risposi e mi disse che dovevo partire con lui per via del crollo della nostra casa scatenato dal ira di Manitra dea del focolare e della casa, io non riattaccai nemmeno quando mi teletrasportai a casa nostra e soggiogai al mio volere Manitra facendole distruggere la casa dei miei vicini invece della mia e sorridendo assorbì nel caos primordiale che risiede in questo corpo di carne di cui mi sono rivestito i suoi simboli di potere e le tolsi potere su questa casa, e le tolsi giurisdizione sul antico re un essere incommensurabilmente potente, che assomiglia ad una fusione tra toro, leopardo e tigre che sconfissi al alba dei tempi quando il cielo non aveva ancora nome e la terra non era ancora in esistenza dominava come un tiranno, scuotendo i cieli finchè non io fui pronto ad affrontarlo lo scontro durò dieci millenni e dieci giorni, alla fine del quale io assorbì il suo potere e tutte le sue Autorità. Alla sua sconfitta il Caos primordiale emerse ricoprendo tutto sorridendo aspettai ed in un battibaleno nacque mia figlia, io lo avevo nel frattempo incatenato l'antico re nelle profondità più oscure di Kur dove neanche i più potenti tra gli dèi osano avventurarsi e dove solo il mio tempio risiede, costruito sopra la tomba del antico re, e quindi dopo una quindicina di minuti in cui misi tutto l'indispensabile ed una veste di lino, con casacca di lino e cintura di argento e lapislazzuli annesse che formano il mio costume come spia, nelle valigie prima di salire sul aereo e dopo un ora e cinquantacinque secondi atterrammo a Mauldia una vellutata città degli Elfi Silvani costruita su una catena montuosa gigantesca, ed in continua espansione su cui crescono Asrsini alberi da frutto il cui frutto il Marjo è estremamente ricercato per le sue proprietà conservanti ed oltre ad essere squisitamente dolce, è però velenoso se non accuratamente trattato, dopo un po' scendemmo dal aereo con le valigie sul trolley ed un minuto dopo avevamo già affittato una casa a tempo indeterminato essa era d'argento e ferro nella parte superiore, la parte mediana era in Allabogdanite e quarzite, l' Allabogdanite essendo infusa già dalla sua cristallizzazione con il potere regale viene considerata dagli Elfi Silvani come sacra ed utilizzata soltanto per le case delle persone abbienti, e la parte inferiore in Empressite e Arvinij un minerale sacro rinomato per la sua proprietà di allontanare la sventura, entrammo e sistemammo gli scatoloni e le valigie, io misi un Campo Limitato intorno casa nostra in modo che chiunque abbia intenzioni ostili anche se le nasconde verrà fulminato o rinchiuso in un mondo parallelo se si avvicina a casa nostra

Next chapter